ZEMAN: "ROMA, REGALIAMO EMOZIONI"

"Sapevo che un giorno sarei tornato"

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  1. DarkWolf
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    "Nel '99 ho detto che prima o poi sarei tornato. Sono felice, ringrazio la società che mi ha portato di nuovo a Roma". Sono queste le prime parole di Zdenek Zeman da allenatore del club giallorosso. Il boemo non si espone su Totti ("Lo gestirò come il resto della squadra") e punge Luis Enrique: "Io sono un po' più proiettato verso la porta avversaria...". Le idee sono ben chiare: "Vorrei far divertire e regalare emozioni. Vincere? Proviamoci".

    L'obiettivo dell'ex allenatore del Pescara, tornato a Roma dopo tredici anni, è sempre il solito: "Divertire la gente e dare emozioni ai tifosi. Queste ultime possono essere di due tipi, ma si tratta sempre di emozioni. Se il mio gioco è cambiato? A me conviene dire di sì, però poi parlerà il campo. Il mio approccio difensivo è uguale... Si rischia qualcosa ma se fai 90 gol non ti preoccupi di quanti ne prendi. La fase difensiva si faceva sempre, penso che anche per i giocatori è più soddisfacente costruire piuttosto che distruggere".

    Il boemo si è legato alla società con un contratto di due anni più opzione per il terzo. Una novità per lui, che ha sempre preferito accordi per una singola stagione: "Ci ha pensato la società - risponde -. Io la penso sempre come prima. Roma è una città che sento mia. Sono felice e spero che dopo la stagione calcistica siano felici anche gli altri. Se altre volte ero stato vicino al ritorno? C'è scritto in qualche interrogatorio del 2006 che ero abbastanza vicino, però non si poteva...".

    Le frecciate contro gli arbitri fanno parte del suo personaggio che, comunque, è pronto ad adeguarsi alla filosofia del club: "La società non vuole che si parli degli arbitri. Per me è sbagliato ma visto che sono un dipendente della Roma mi adeguerò - dice Zeman -. Però penso che non succeda nulla se si critica l'operato di un arbitro, così come critico l'errore di un mio giocatore". A fine conferenza, poi, arriva la precisazione del d.g. Baldini: "La società ha scelto di non parlare di arbitri sin dall'anno scorso, ma se Zeman vorrà dire 'l'arbitro ha sbagliato', potrà farlo senza problemi. Quello nostro è un indirizzo, ma non una scelta di tappare la bocca a uno dei suoi tesserati". Lo stesso direttore generale, prima che il nuovo tecnico cominciasse a rispondere alle domande della stampa, aveva voluto precisare come Zeman fosse una scelta più che voluta dalla società: " Volevamo allenatore che facesse bel calcio e che lavorasse sui giovani. Mi preme sottolineare il fatto che Zeman non è né una seconda, né una terza scelta. E' la scelta, perché se lo merita".

    Il tecnico non sembra intenzionato a riservare trattamenti esclusivi per Francesco Totti: "E' tesserato come calciatore, mi aspetto che farà il calciatore e lo gestirò come il resto della squadra". La stoccata, invece, è per Luis Enrique: "Io credo che ogni allenatore ha le sue idee, io sono un po' più proiettato verso la porta avversaria". In ogni caso, la Roma 2012-2013 è ancora tutta da progettare: "Non so come sarà questa Roma, ci stiamo lavorando, la dobbiamo costruire e abbiamo tempo - spiega Zeman -. Ci sono giocatori che non hanno fatto al meglio lo scorso anno, ma ci sono giocatori in cui crediamo, altri bisogna valutarli. Il derby con la Lazio? Per me sono sempre tre punti, che si giochi contro lazio, Juve o Inter. I derby migliori per me sono quelli in tribuna, tra la gente, perché lì c'è lo spettacolo vero, in campo di solito se ne vede poco".
     
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