Le avventure familiari

libro di semola94- citazioni, nomi e personaggi sono puramente inventati

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  1. semola94
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    Preparazione

    Avevo sentito parlare di delusione, di solitudine, di tristezza, ma mai credevo che un giorno avrei vissuto tutto questo in prima persona.Tanti mi dicevano che la delusione veniva da chi ti amava, la solitudine da chi ti voleva bene e la tristezza da chi ti sapeva rendere felice, ma mai e ripeto mai avrei pensato che la guerra potesse privarmi di tutto ciò che mi serviva per vivere, di tutto questo compresi i miei familiari, i miei amici,la ragazza che adoravo e qualsiasi altra cosa che aveva a che fare con ciò che mi stava a cuore.La guerra si sa porta angoscia e nebbia, ma di certo quella nebbia che vedevo io ogni giorno, non era più cupa delle ceneri che vagavano per il mio villaggio, ceneri, che erano state create dai draghi di urimat Dio della distruzione e del sapere.I sette draghi si scagliarono sulla terra con accapo lui, la persona che più ci faceva terrore URIMAT.

    Capitolo 1 Le origini

    Non si sa perchè e da chi questi draghi furono creati ma tutti sanno chi ne è a capo, urimat era un Dio crudele, cattivo e spietato, di certo la parola Dio non gli si addiceva per niente, ma per nostra discordia e malaventura era a capo della nostra bellissima terra che noi tutti chiamavamo Saria, e di quei sette draghi che nessuno mai saprà e capirà da dove provengono.Tutto iniziò da quel giorno dal giorno della creazione, un giorno speciale per noi esseri viventi, dicerto un giorno da ricordare, ma anche un giorno da cercare di dimenticare, perchè li proprio in quel giorno qualcosa andò storto e da quella sfortuna nacque chi ora ci perseguita e ci tortura, chi ora scaglia su di noi malocchi e malefatte e chi ora scaglia su di noi la guerra, chi ora scaglia su di noi Morte.

    Capitolo 2 La leggenda

    Nei villaggi, tra le montagne e le colline di Saria si parlava di una leggenda, di una leggenda, che solo chi la ascoltava poteva capirla, questa leggenda aveva un sapore strano a differenza delle altre, un sapore diverso, un sapore di verità, perchè questa parlava della nostra salvezza della salvezza del mondo e della sconfitta di Urimat.Io ci speravo ogni giorno, ogni giorno mi mettevo a leggere le parole di quella leggenda che ormai erano diventate parole per un volantino pubblicitario che pubblicizzava una discoteca di strada, pensate un pò, le parole di una leggenda, ormai dimenticate diventate parole per un volantino pubblcitario, ma io ogni volta che le rileggo mi sembra sempre che il barlume di speranza che c'era in me aumenti e per far si che questo accada mi ripeto la leggenda per ben 3 volte "Finche un eroe di cuor puro, non sentirà l'urlo dei sette draghi, non potrà forgiare la sua spada verso il male e scalfire quei sette petti, per trovarne il cuore e prenderne l'anima" ovviamente quando la rileggevo mi veniva anche il dubbio di come abbiano potuto scegliere una discoteca, ma dicerto non stavo a pensare a questo, ma a quell'eroe a quell'eroe di cui la leggenda parla, mi chiedevo ogni volta, se era del nostro mondo, se era umano o se era di un altro pianeta, ma ero sicuro che questi un giorno sarebbe uscito dal grembo di una fanciulla, ma soprattutto ero sicuro che URIMAT sarebbe morto.

    Capitolo 3 Saria- Marzo 1976

    Oggi mio figlio sta per avere un nipote e di certo questo mi fa piacere, ma ancora, ancora e ancora penso a quella leggenda e mai me la scorderò, molte volte mi dimentico persino di essere vivo, ma adesso penserò solo a divertirmi, anche perchè sono solo un vecchietto di 80 anni sotto il dominio di Urimat già da troppo tempo, quella leggenda, sarà più che dimenticata.Adesso mi girno in torno e ci sono solo persone che si disperano e bimbi che piangono perchè non vogliono fare il vaccino, di certo non potevo aspettarmi un suono d'arpa da un ospedale pieno e chiassoso, ma stiamo aspettando la nascita di mio nipote e di certo questo mi rende felice e mi fa dimenticare tutto il terrore che avvolge la mia mente.

    Capitolo 4 Saria- Marzo 1996-Fare il padre

    Adesso ho preso le redini di mio padre, non si sa ne quando è morto e ne come, bhè sono suo figlio, lo dovrei sapere, ma non lo so, comunque sia, oggi mio figlio compie vent'anni e bhè si vede che è il primo genito dei taurath, siamo di famiglia nobile noi, ma non abbiamo mai avuto cosi tanta fortuna, la nostra è sempre stata una famiglia sfortunata, di certo mio padre non era dei migliori, stato sotto il dominio di Urimat per troppo tempo, forse chi sà era arrivato al limite dell'esaurimento e ora non vedeva l'ora di riposarsi.Adesso vado anche io a riposarmi ma per minor tempo fortunatamente c'è mio figlio Augur, che ormai con i suoi vent'anni è pronto a prendere le mie di redini e bhè io sono pronto a fare il padre.

    Capitolo 5 Terre di Drumor-Aprile 1996-Forze oscure

    Forze oscure si sentivano da questa terra non c'era riposo per Urimat, sempre a dare ordini ai suoi gingilli, ecco come li chiamava, ma erano troll, troll sbavosi, ripugnanti e anche con orribili dentoni, di certo non gli facevano fare bella figura quando passava per le strade di Drumor, ma la sua figura da Dio se la creava da solo, scagliando i poveri abitanti di quella terra contro muri pietre e quant'altro solo per farsi strada tra la folla, arrivati li per quelle strade, si sentivano solo urla, gente che soffriva, troll che sbavavano, i sette draghi che si dimenavano nei celi e urlavano, urlavano, urlavano e urlavano.

    Capitolo 6 Saria-Aprile 2020-Urlo

    Bhè adesso ho quarant'anni e bhè siamo nel 2020 e qui a saria la storia prosegue, mi aggiro per i boschi in cerca di legna per il mio lavoro ed ad un certo punto sento come un urlo si un urlo un urlo forte, poi ne sento un altro, poi un altro, poi un altro, poi un altro, poi un altro, e in fine un ultimo, e poi tutto tace, più nulla,dopo questi 7 urli corro per strada per cercare quel volantino quel volantino di cui mio padre parlava sempre, dove sopra c'era scritta la leggenda, ormai la discoteca era modernizzata e non c'era più e i volantini scomparsi, ma all'improvviso mi ricordo che mio padre aveva una foto, fatta proprio a quel volantino, dove nascondeva la leggenda o meglio c'era scritta, quindi mi dirigo subito a casa mia, vado in soffitta e cerco nel baule dei ricordi, e trovo la foto con su scritto "Finche un eroe di cuor puro non sentirà l'urlo dei 7 draghi, non potrà forgiare la sua spada verso il male e scalfire quei 7 petti, per trovarne il cuore e prenderne l'anima" adesso che mi viene in mente io ho sentito gli urli, guardo un attimo nel vuoto e poi corro corro e corro in cantina a prendere la spada la spada che mio nonno forgiò a ben 10 anni di nascità, era chiamata da noi saariani "la spada d'oro", prendo anche lo scudo d'argento e parto via senza armatura e senza elmo ma con un coraggio che pochi hanno ma soprattutto con un cuore e un anima depurati.

    Capitolo 7 Il viaggio verso Drumor parte uno

    Iniziai il cammino da Saria, ma non sapevo cosa mi attendeva, ma sapevo solo una cosa, ovvero che il mio viaggio sarebbe durato ore, ore e ore, ma ero anche a conoscenza che un giorno sarebbe finito.Per prima cosa mi diressi verso i picchi montuosi, a nord di saria, dovevo atteaversarli per arrivare alla palude lacrimosa, quindi mi misi in marcia e iniziai la scalata. Arrivato in cima trovai il paesaggio degli spiz, un popolino pacifico, ma le leggende dicevano che le loro armi erano più potenti 3 volte dell'esercito di Urimat, solo che avevano paura di usarle.A quel punto conobbi un esserino, era uno di loro, e si volle unire al mio villaggio, era un tizio piccino, un pò suscettibile, ma molto intelligente e scaltro, e la sua forza era cento volte più potente della mia, nonostante che all'epoca avevo i miei grandi muscoli che mi sostenevano, e quindi gia voi potete immaginare quanto fosse forte, quindi io e lui ci dirigemmo verso la palude lacrimosa e li continuò il nostro viaggio verso Drumor.

    Capitolo 7 Il viaggio verso Drumor parte due

    Palude lacrimosa, zona putrida, melmosa,nauseante,e persino piena di moscerini, ma dentro la melmosa acqua, si potevano notare fanciulle, chiamate da loro Ax, erano ragazze belle e splendenti, e la profezia diceva che solo colei che mi avrebbe attirato agli occhi sarebbe stata la mia futura moglie, certo io all'epoca non volevo trovare una moglie cosi tanto per trovarla, ma una, una donna incantevole mi sobbalzò agli occhi proprio in quelle acque putride, vidi la luce,la tirai fori e lei mi disse che secondo la profezzia doveva essere mia moglie, io negai, ma la portai con me nel mio viaggio e adesso eravamo in 3.

    Capitolo 7 Il viaggio verso Drumor parte tre

    L'acqua da putrida e melmosa diventava sempre più limpida e il grande oceano stava per aprirsi davanti ai nostri occhi, perchè l'oceano di Edes dio dell'acqua e dominatore dei mari era li ad attenderci, pieno di insidie e pericoli, noi ci avventurammo di corsa dentro quelle bellissime acque limpide, ma non avevamo tempo per stare a guardare, mentre Celia mi faceva la corte e Dess cercava di togliermela di dosso io fissavo ad occhi spalancati un mostrone , bello grosso che non aspettava altro di aprire le sue grandi fauci e mangiarci in un sol boccone.Noi tre ci buttammo subito all'attacco, Celia, nonostante fosse una ragazza fragile, era una potente maga e scagliava incantesimi a suon di tamburo, mentre il nostro esserino Dess tirò fuori un cannone grande quanto la testa di un troll dei monti cinici, e sparò una palla di cannone proprio contro il petto del mostro, questo apri la bocca dal dolore e io con la mia spada, nuotai fino all'interno del corpo,gli trovai il cuore e gli spezzai l'anima e li la battaglia si concluse e senza saperlo avevamo battuto uno dei 7 draghi di Urimat e ora ne rimanevano solo 6, ma a noi tutto questo era sconosciuto.

    Capitolo 7 Il viaggio per Drumor parte quattro

    Il vulcano di urmia, ancora attivo dopo tanto tempo, pronto a sputare fuoco, e li c'era qualcuno che aveva paura, un popolo di ladri pronti a rubare qualsiasi cosa, questi erano chimati, orus, gli orus erano nati nel lontano 1900 erano nati da una setta che profanava il male, erano feroci e letali e al quanto abili, ma c'era uno,un orus che non faceva ciò, era martoriato e straziato, perchè non adorava Urimat, infatti costui venne con noi, dopo l'eruzione del grande vulcano il suo popolo venne sepolto e noi scappammo verso drumor che era ormai sempre più vicina.

    Capitolo 8 Le torri di Drumor

    6 torri 6 draghi, ci aspettavano li pronte per essere sabotate e i draghi sconfitti, ci avvicinammo alla prima torre, e sconfiggemmo il secondo drago, poi alla seconda, poi alla terza, poi alla quarta, poi alla quinta e poi alla sesta e in fine eccoci alla grande scalata, più forti che mai, eravamo pronti a tutto, fino a che, l'urlo di Urimat non ci entrò nel carvello e ci portò alla disperazione.

    Capitolo 9 La scalata

    Salimmo quelle scale, mal conci, pieni di ferite e con il cervello in pappa, ma il ricordo di Saria, quella terra stupenda piena di donne e di birra, mi faceva tornare il sorriso, dissi agli altri che appena Urimat sarebbe stato ucciso li avrei portati li, nella terra dove sono nato e dove morirò.L'arrivo al trono era sempre più imminente, sempre più vicino e la faccia di urimat e i suoi troll ci era sempre più a dosso, ci facemmo strada fra la grande folla, i miei compagni combatterono con valore, dess chiamò il suo esercitò di spiz e con il loro arsenale sconfissero metà dei troll presenti sul campo di battaglia, Celia chiamò il suo bellissimo popolo con cui incantò i troll di est e Muras chiamò i pochi ladri con cui rubò il cuore ai troll dell'ovest, io invece mi scontrai duramente con Urimat, per primo gli scalai la schiena, e gli infilai la spada nel collo, poi andai davanti alla sua testa e gli infilai la spada nell'occhio destro e in fine gli trafissi il cuore e lui mori e tutti i troll tornarono uomini e la vita tornò in festa su Urimat.

    Capitolo 10 Il ritorno

    Noi quattro ripercorremmo la strada di casa e tornammo a Saria e ci accolsero tutti in festa, ormai le terre non erano più sotto il dominio di urimatt, il popolo degli orus, delle ax e degli spiz entrarono in festa e durò per millenni forse per secoli e adesso nell'anno 4000 posso solo dire che la pace è tornata, e la festa, continua ancora, ogni giorno.

    Capitolo 11 Saria-Marzo 4000-Fine della storia

    Ogni storia ha un inizio, un centro e una fine, e posso dire di aver concluso questa storia con i fiocchi e con i botti, adesso posso chiudere il libro, il libro delle mie avventure, quelle di mio padre e quelle di mio nonno, le nostre avventure, le avventure familiari, ecco cosi chiamerò questo libro, ma vabbè i miei anni che porto sulle spalle sono tanti, perciò adesso è il momento di andare a riposare, il mio compito qui è finito.
     
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